Il promontorio di Portofino è uno dei luoghi storici della subacquea e proprio in queste acquee si sono immersi e hanno perfezionato tecniche e apparecchiature pionieri come Marcante, Mares, Ferraro, Gonzatti, Cressi e molti altri. Anche per questo il promontorio è disseminato di targhe e targhette che ricordano queste prime immersioni e molti luoghi prendono il nome dai loro originari ’scopritori’.

Uno di queste immersioni storiche è la secca Gonzatti (o Carega), uno scoglio la cui punta sfiora la superficie a circa tre metri di profondità e le cui pareti si tuffano nel blu fino a raggiungere una profondità di quasi 50 metri. L’immersione può essere effettuata sia nella parte interna della secca, quella rivolta verso la costa, o quella esterna, verso il mare aperto.

La parete verso il mare aperto scende abbastanza verticale e forma un primo gradone intorno ai 25 metri. Questo è un luogo ideale per avvistare i banchi di dentici che spesso sono a caccia proprio in questa zona. La discesa continua quindi lungo la parete ricca di gorgonie e corallo e che offre rifugio a murene e aragoste.

Anche la parete interna, dal lato della costa, pur limitandosi a una profondità di circa 25 metri, riserva piacevoli incontri. In particolare la zona è ricca di tordi, scorfani, saraghi, anthias e moltissime altre specie di piccoli pesci che rendono questa immersione particolarmente vivace.

L’immersione sulla secca Gonzatti è adatta a tutti i subacquei che, a seconda del livello di brevetto, sceglieranno uno o l’altro lato della secca per effettuare l’immersione.

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