Lasciando San Fruttuoso in direzione di Portofino si incontra una piccola caletta caratterizzata da un’ampia volta rocciosa chiamata la ‘colombara’; il nome che in italiano suonerebbe come ‘l’uccelliera’ è dovuto agli uccelli marini che un tempo nidificavono numerosi tra queste rocce.
L’immersione alla colombara è molto conosciuta dai sub che frequentano la riserva per via di tre grotte che si trovano a profondità diverse. Una di queste è una grotta aerea, una grotta, cioè, la cui imboccatura si trova sott’acqua ma che risale per formare una cavità all’interno della montagna.
Ma procediamo con ordine. All’inizio dell’immersione incontriamo una piattaforma ricoperta di posidonia a una decina di metri di profondità. Ci appostiamo al limite di questa ‘terrazza’ cercando di avvistare grossi banchi di dentici e di altri grossi pesci di passaggio.
Quindi ci tuffiamo nel blu e seguiamo la parete alla cui base si apre la prima grotta, la più profonda in cui possono entrare comodamente due o tre subacquei. Risalendo, sui venti metri, incontriamo la seconda grotta, la più ricca di vita e di colori dove possiamo trovare aragoste e altri crostacei.
A fine immersione, a circa dieci metri di profondità raggiungiamo la terza grotta, la più spettacolare. Ci avviamo lungo uno stretto budello che risale lentamente fino a trovarci in superfice in un antro all’interno della montagna. Qui possiamo toglierci tranquillamente l’erogatore e prepararci a riscendere per ritornare al punto di partenza.